12 Ariette Op. 7 per voce e pianoforte

18.00 

A cura di Guido Galterio e Jolanta Stanelyte

Nella seconda metà del Settecento compositori come Luigi Cherubini (1760-1842), Nicola Zingarelli (1752-1837), Ferdinando Paër (1771-1839), Gaspare Spontini (1774-1851) e castrati come Girolamo Crescentini (1762-1846), compositori non italiani come Leopold Koželuh (1747-1818) con le sue 12 ariette italiane op. 31 e ancora, Ludwig van Beethoven (1770-1827), Franz Schubert (1797-1828), Friderich Kuhlau (1786-1832) con le sue 6 Canzonette Italiane op. 9, Mikhail Glinka (1804-1857), Saverio Mercadante (1795-1870), Michele Carafa (1787-1872) e Gioachino Rossini (1792-1868) solo per ricordarne alcuni, si cimentarono in questo genere solitamente strutturato in forma semplice di arietta da camera o, a volte, in forma di aria d’opera.
Anche Vincenzo Righini con le 12 Ariette op. 7 si unisce al lungo elenco. Queste ariette sono caratterizzate da uno stile ricercato, la cui linea di canto raramente presenta una tessitura particolarmente estesa. In generale si possono riscontrare influenze e affinità con la scrittura mozartiana; lo stesso salisburghese arrivato da poco a Vienna, vide in Righini un potenziale concorrente tanto che in una lettera al padre dell’agosto 1781 gli riconosceva di scrivere ‘benino’, ma di non essere capace a ben gestire il ‘materiale rubato’. L’arietta n. 5 sembra invece alludere allo stile donizettiano, mentre le ariette n. 10 e n. 11 anticipano velatamente, alcuni degli stilemi rossiniani e belliniani.
Gli accompagnamenti per il ‘Piano-Forte’ sono caratterizzati da un manierismo neoclassico con uso frequente di accordi ribattuti, arpeggiati e tremoli.

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Ordinabile dal 2 novembre

98 disponibili

Descrizione

Vincenzo Righini

Nacque a Bologna il 22 gennaio 1756. Nella città natale studiò canto alla scuola di Antonio Maria Bernacchi (1685-1756) e contrappunto con padre Giovanni Battista Martini (1706-1784).
Trasferitosi a Praga come membro della compagnia dell’impresario teatrale Giovanni Bustelli ebbe presto l’opportunità di iniziare la carriera di compositore. Tra il 1774 e il 1776 compose tre opere buffe su libretti di Nunziato Porta tra cui Il convitato di pietra o sia Il dissoluto punito (Praga, 1776), dieci anni prima del capolavoro mozartiano. Nel 1777 sempre con la compagnia Bustelli si trasferì a Vienna dove vennero riprese due delle sue opere tra cui Il convitato di pietra.
Dal 1780 al 1787 fu direttore dell’Opera italiana alla corte di Vienna e successivamente ricoprì la carica di maestro di cappella a Magonza, Berlino e Amburgo.
Compositore fecondo, la sua produzione comprende 15 opere teatrali, musica strumentale tra cui 6 sinfonie, concerti per oboe e per flauto, musica vocale profana e sacra, tra cui la Missa solemnis in Re minore per l’incoronazione di Leopoldo II (Francoforte sul Meno, 30 settembre 1790).

Informazioni aggiuntive

Peso 0.6 kg
Dimensioni 23 × 31 × 0.6 cm
ISMN

9790705003550

Pagine

56

Anno

2020

Formato

23 x 31

Autore

Righini Vincenzo

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